Tra i più antichi culti della città di Palermo, la celebrazione di Santa Rosalia rappresenta, tra tutti, il più suggestivo e partecipato. L’Assemblea Regionale Siciliana, la Fondazione Federico II e l’Associazione Culturale Kleis portano in scena, nel cortile Maqueda di Palazzo Reale, per due giornate lunedì 9 e martedì 10 luglio alle ore 21,00 la piéce teatrale R Patrona, un omaggio alla Santa Patrona della città di Palermo.
Sarà un evento straordinario, capace di emozionare e accogliere il desiderio di rinnovamento e riscatto sociale, proprio attraverso un antico rituale, che viene atteso per un anno intero e rappresenta un’attrattiva, senza precedenti, per i fedeli, i curiosi e gli studiosi di antiche tradizioni.
Lo spettacolo si articola, rievocando la tradizione dei cantori ciechi, interpretata dal cuntastorie Salvo Piparo e da Costanza Licata, che incarna la romita Rosalia.
R Patrona affonda le sue radici nel canovaccio del Trionfo di Salvo Licata del 2004, rimaneggiato poi da Luigi Maria Burruano, oggi come allora con la regia di Clara Congera.
Una storia sacra e profana del sentimento umano tra bisogno di fede e abbandono, di chi consegna al cielo la propria sorte.
Il racconto cunta anche della peste della mala res pubblica; la cattiva gestione del patrimonio pubblico, duramente provata dall’ignavia di quella parte di classe dirigente impreparata e avida.
Al cunto di Piparo e al canto di Costanza Licata si uniscono i virtuosismi vocali accompagnati dalla special autoharp di Alessandra Salerno, la madre appestata messa in scena da Egle Mazzamuto, e il feroce Cavalà intepretato da Alessandro Napolitano, e ancora la Famiglia Argento, con Nicola e Dario, pupari da oltre un secolo (dal 1893), con una riproduzione del Teatro dell’Opera di Pupi dentro la scena.
Ad annunciare corte e gli altri protagonisti un giovanissimo attore di appena 7 anni nelle vesti del professore, il giovane Antonio Cadili, enfant prodige al suo primo debutto teatrale.
Le musiche saranno eseguite, invece, da Michele Piccione, Ciccio Piras, Gioacchino Comparetto, Raffaele Pullara, Giuseppe Giordano e Luisa Cerami.
Le coreografie avranno la firma di Virginia Gambino, che dedicherà un momento di danza alle vittime del mare con una performance contemporanea con il corpo di ballo composto dalle danzatrici: Elena Cuccio, Silvia Schifano, Martina Bartolotta, Eleonora Traina, Giulia Melodia, Elisa Lo bue, Sofia Maggio, Jessica Militello, Maria Celeste Sammarco, Fabiana Randazzo, Martina Trapolino, Giulia Manzo e Viviana Buzzotta.
Lo spettacolo coinvolge più di trenta artisti per rappresentare tutti i quartieri e i quadri del Cunto.