Palermo 29 maggio 2018. Questa mattina un gruppo di ragazzi che svolgono il servizio civile per il “Centro Pio La Torre” sono stati accolti a Palazzo Reale per visitare la Cappella Palatina e la mostra, allestita nelle Sale Duca di Montalto, “Sicilië, pittura fiamminga”. Ad accoglierli e guidarli Giovanni Scaduto e Paola Longo della Fondazione Federico II che hanno fatto da guida prima alla Cappella Palatina e poi alla mostra dedicata alla pittura fiamminga. Il gruppo di dieci ragazzi, tutti laureati, insieme al Presidente del Centro Pio La Torre, Vito Lo Monaco, hanno raccontato del loro impegno quotidiano nel portare a termine le innumerevoli attività e iniziative culturali promosse dal Centro come il progetto educativo, giunto alla sua dodicesima edizione, che mira ad accrescere la conoscenza e la valutazione critica della violenza in generale e delle mafie, del loro ruolo negativo nelle società nazionali, dei loro rapporti complessi con la realtà economica, sociale, istituzionale, politica. Il Centro Pio La Torre svolge, da sempre, attività volte allo studio delle tradizioni storiche e culturali della Sicilia, nonché lo studio e l’analisi della storia e delle condizioni delle classi subalterne, del movimento contadino e operaio, dei ceti popolari dei soggetti svantaggiati; lo studio, l’analisi e la conoscenza dei fenomeni della criminalità mafiosa ed organizzata nazionale ed internazionale. I ragazzi seguiti dal Presidente Vito Lo Monaco e dagli altri volontari dell’Associazione seguono con attenzione e dedizione ciascuna iniziativa scientifica, culturale e organizzativa idonea a perseguire e realizzare le finalità statutarie.

 

Entusiasti della visita, prima alla Cappella Palatina e successivamente alla mostra “Sicilië, pittura fiamminga”, hanno avuto modo, di disquisire dei pittori delle Fiandre, come il Mabuse o Stomer, di stile, luce e prospettiva con Giovanni Scaduto della Fondazione Federico II. La visita a Palazzo Reale, accolta con grande entusiasmo dal Direttore Generale, Patrizia Monterosso rappresenta il preludio a una futura e certa collaborazione tra i due enti.